LO SPETTACOLO DELLA BATTAGLIA NAVALE: INTERVISTA AD ASSOCIAZIONE MODELLISTI MILANO

“Questo l’ho fatto io!”.

Ecco il motto dell’AMM – Associazione Modellisti Milano, che anche quest’anno sarà presente a Hobby Model Expo (22,23,24 settembre 2023) con la sua mostra di navi in scala di ogni genere e con l’immancabile (e apprezzatissimo) spettacolo della battaglia navale (che si svolgerà in un’apposita vasca).

In attesa dell’appuntamento novegrino dedicato al mondo del modellismo, abbiamo scambiato quattro chiacchiere con il presidente del sodalizio Vittorio Taccani, che ci ha raccontato la storia dell’associazione e le attività che porta avanti.

Lo stand di Associazione Modellisti Milano a Hobby Model Expo

Le origini di Associazione Modellisti Milano

Il sodalizio così come lo conosciamo oggi è nato ufficialmente il 22 dicembre 2002, anche se le prime iniziative a cura dei soci risalgono alla metà degli anni ’90 e sono state organizzate con una realtà collettiva diversa.

“Ero solito ritrovarmi con degli amici che, come me, avevano la passione per il modellismo navale intorno al 1996-1997. In quel periodo abbiamo allestito le prime mostre delle nostre creazioni e abbiamo dato vita alla nostra prima dimostrazione della battaglia navale presso il cortile del Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano – ha spiegato Taccani – In quel frangente abbiamo costituito l'”Associazione Modellisti Museo della Scienza e della Tecnica”, entrando poi in sintonia con varie sezioni ANMI (Associazione Nazionale Marinai d’Italia). Grazie al nostro rapporto con ANMI Darsena Navigli, in particolare, abbiamo messo a punto un’esposizione insieme a loro proprio lungo la Darsena Milanese. Visto il forte interesse dei marinai nel vedere i nostri modelli in azione, abbiamo organizzato mostre anche a Lissone, Corsico, Rho, Melzo e in altre località. Dopo questi eventi è nata l’associazione attuale”.

I soci fondatori di AMM e altri amici in una foto del 2006

Il sodalizio oggi

Attualmente AMM è composta da 20 persone di tutte le età (giovani compresi), che continuano ad esporre i loro lavori e a intrattenere il pubblico con la battaglia navale anche al di fuori del territorio lombardo.

“Siamo stati in trasferta in Provincia di Ancona, a Venaria e in altre zone del nostro Paese. Tuttavia, la location che ci piace di più in assoluto è Hobby Model Expo a Novegro, dove ci sono visitatori fortemente interessati al nostro spettacolo” ha affermato il presidente.

Alcuni membri di Associazione Modellisti Milano in una foto recente

Il focus sul modellismo navale dinamico

Associazione Modellisti Milano si concentra esclusivamente sul modellismo navale dinamico e, nello specifico, i suoi soci hanno realizzato: navi militari, navi civili, sommergibili, barche a vela e altri mezzi (come l’idroscivolante e il motoscafo).

Il modello della R.N Gorizia realizzato da Roberto Recalcati
Il modello dello Schuetze realizzato da Giuseppe Mojoli

“Tutti i nostri modelli sono radiocomandati e adatti alla navigazione in acqua. Bisogna però fare una distinzione tra quelli utilizzati principalmente per l’esposizione e quelli usati per la battaglia navale – ha sottolineato Taccani – I primi vengono realizzati a regola d’arte e devono seguire diversi criteri prima di essere considerati conclusi. I secondi, invece, sono più «spartani» ma funzionali allo spettacolo che portiamo in scena”.

Il modello della Diva realizzato da Franco Arduca
Il modello del sommergibile U-Boot XXIII realizzato da Giuseppe Mojoli

Un lavoro minuzioso

Come per altre categorie di modellismo, il lavoro del modellista navale è estremamente lungo e puntiglioso.

Il modello della Davit realizzato da Davide Mantovani

A confermarlo è il presidente dell’associazione: “In media occorrono dai 2 ai 5 anni per finire definitivamente un modello e ci sono diversi step che bisogna compiere prima di iniziare la fase di costruzione. Questi step includono lo studio della documentazione storica, del disegno di progettazione della nave reale e di fotografie scattate da diverse angolazioni. Inoltre, per evitare di commettere gaffe durante un’esposizione, è importante chiedere una consulenza anche all’ANMI, che può darci una mano sui dettagli che potrebbero sfuggirci”.

Il modello dell’idroscivolante realizzato da Vittorio Taccani

La battaglia navale

Ma come funziona effettivamente la battaglia navale?

“Per ogni spettacolo utilizziamo circa 10 modelli «attivi» insieme a 2/3 modelli «di contorno», con un totale di 10/12 operatori a gestire il tutto tramite degli appositi radiocomandi – ha spiegato Taccani – I radiocomandi, oltre a muovere le navi, permettono di attivare delle funzioni speciali. Quando un mezzo deve essere affondato, per esempio, si apre una valvola del modello che fa sì che esso si allaghi «rompendosi» a metà. Tra una performance dal vivo e un’ altra occorre aspettare almeno un mese, in modo tale da avere il tempo necessario per tutte le operazioni di controllo e di manutenzione delle navi”.

Gli scontri a cui si potrà assistere durante Hobby Model Expo

Le battaglie portate in scena non ricalcano episodi di conflitti bellici realmente accaduti, ma ne riprendono alcune caratteristiche.

Ecco i tre scontri della dimostrazione che si terrà a Hobby Model Expo nel pomeriggio di domenica 24 settembre:

  • battaglia con sommergibili e navi: segue dinamiche simili all’attacco del 1939 del sottomarino tedesco U-47 alla corazzata inglese HMS Royal Oak
  • attacco al porto: la flotta portuale prova a respingere un assalto nemico (che comprende anche un sommergibile e una motovedetta) a colpi di cannone
  • attacco all’isola: un’isola generica diviene il bersaglio di 30 cannoni e fa tutto il possibile per difendersi

In ognuna di queste battaglie verranno utilizzati i fumogeni (per segnalare quando un mezzo è stato colpito) e le accensioni di magnesio (per creare dei piccoli lampi). Ci sarà anche una voce narrante che descriverà il background storico e tecnico delle navi.

La Scuola Piloti

Tra le altre iniziative a cura di AMM spicca sicuramente la Scuola Piloti, volta a far diventare i ragazzi “capitani per un giorno”.

“Una volta, dopo una nostra battaglia navale, dei bambini hanno chiesto a dei membri del sodalizio se fosse possibile imparare a pilotare le navi che avevamo utilizzato per lo scontro. Dal momento che questi mezzi sono troppo complessi per essere manovrati da un ragazzo, abbiamo pensato di creare la Scuola Piloti – ha raccontato Taccani – Nello specifico, abbiamo selezionato dei modelli con un funzionamento basilare e li abbiamo messi a disposizione dei bimbi che partecipano ai nostri eventi. Dopo che abbiamo insegnato loro come controllarne i movimenti, regaliamo anche un diploma nominativo. Posso dire con certezza che la nostra idea è piaciuta: i ragazzi sono contenti e i genitori sono felicissimi. In un’occasione ho scritto a mano oltre 80 nomi di bambini «diplomati» in una sola giornata”.

I consigli per gli aspiranti modellisti navali

Il presidente, infine, ha voluto dare alcuni consigli a chi desidera approcciarsi al modellismo navale: “In primis, bisogna accertarsi di avere abbastanza spazio, attrezzatura e disponibilità economica. In secondo luogo, occorre avere molta pazienza per dedicare il tempo necessario all’attività di ricerca e curiosità nei confronti della navi reali. Successivamente, bisogna decidere quale materiale si vuole usare (legno, fibra, metallo etc.) e partire dai mezzi più semplici e di dimensioni ridotte, con lo scopo di acquisire progressivamente sempre più manualità. Data la costanza richiesta, non è sicuramente un hobby per tutti ma la soddisfazione che si prova quando si ammira il proprio modello finito è veramente impagabile!”.

Iscriviti alla newsletter!

Vuoi ricevere tutti gli aggiornamenti su Hobby Model Expo? Iscriviti alla nostra newsletter flaggando la passione “Modellismo”.