La rassegna tematica dell’89esima Mostra Scambio di Novegro, che si svolgerà dal 7 al 9 novembre 2025, questa volta è tutta riservata alle motociclette da fuoristrada/Enduro italiane di tutti i tempi.
Sarà, infatti, una mostra su questi modelli, il motivo di richiamo che condurrà i visitatori lungo un percorso di almeno trent’ anni, attraverso modelli legati indissolubilmente alle competizioni fuoristradistiche. Alla tradizionale mostra scambio di auto, moto, cicli e ricambi d’epoca non mancheranno esemplari che hanno fatto la storia delle competizioni regolaristiche italiane e internazionali.

Mostra Scambio: la storia della regolarità in esposizione
Cos’è la regolarità
È difficile datare la nascita della regolarità. Infatti, in origine, cioè ai primi del ‘900, le strade asfaltate erano ben poche, e le moto nell’uso quotidiano erano costrette ad affrontare qualsiasi tipo di terreno.
Le prime gare di regolarità sono organizzate in Inghilterra e Francia fin dall’inizio del XX secolo ed erano così chiamate perché il vincitore non è necessariamente il pilota più veloce, ma quello più regolare.
La prima ISDT, International Six-Days Trial, ovvero Prova Internazionale di 6 giorni, si svolse a Carlisle, in Gran Bretagna appunto, nel 1913.
Questo genere di competizioni riscosse immediatamente l’interesse del pubblico, ma sino al 1950 fu caratterizzato da percorsi prevalentemente “stradali”, che erano comunque in pessime condizioni.
Fu solo nel dopoguerra che le moto da strada e quelle da fuoristrada si differenziarono sempre di più, con lo stesso discorso che vale per i percorsi.
Le principali Case motociclistiche di allora, forti della ripresa economica post-bellica, incominciarono a preparare moto sempre più specifiche per l’uso fuoristrada, allestendo dei veri e propri prototipi che venivano affidati ai campioni dell’epoca per pubblicizzare il loro marchio.

La regolarità, o Enduro, come si chiama oggi, è una disciplina del motociclismo che si svolge su qualsiasi tipo di terreno ed in qualsiasi periodo dell’anno, utilizzando moto specifiche all’uso competitivo fuoristrada, riadattate per essere in regola con il codice della strada.
La regolarità, comunque, è una disciplina che si pratica principalmente su strade sterrate, carrate e mulattiere con qualsiasi condizione del terreno e con qualsiasi condizione meteorologica; richiede quindi una notevole resistenza fisica ai piloti.
Tale disciplina è nata e si è evoluta in Europa (dove, tra l’altro trova i percorsi più adatti) ed è poi dilagata nel resto del mondo, riscuotendo molto successo. Per certi versi è simile al motocross, anche se con sostanziali differenze.
In queste competizioni, infatti, non vi è l’agonismo come elemento principale, ma la regolarità con cui si affronta il tracciato, da cui prende il nome la disciplina. Questo tipo di gare sono quelle che più si avvicinano al concetto iniziale di questa specialità, ma sono attualmente relegate a campionati minori e a manifestazioni per moto d’epoca.
Le gare di cross sono gare di velocità, in cui diversi piloti partono tutti insieme, e il vincitore è il primo concorrente a tagliare il traguardo. Nella regolarità, invece, i piloti partono uno dopo l’altro distanziati di alcuni secondi; non c’è quindi una diretta competizione tra i vari concorrenti.
Agli albori di questa disciplina, come fa intuire il nome “Regolarità”, il vincitore di una gara era il pilota in grado di percorrere il tratto stabilito rispettando la velocità media indicata dagli organizzatori, con penalità che venivano inflitte per ogni secondo di anticipo o di ritardo all’arrivo al traguardo (o a un “controllo orario” posizionato lungo il tracciato). Al termine delle varie prove, la classifica veniva stilata sommando le penalità dei concorrenti: veniva dichiarato vincitore il pilota con il minor numero di penalità. Inoltre, il mancato passaggio da uno dei controlli orari comportava la squalifica del concorrente, in quanto esso potrebbe aver deviato dal tracciato stabilito.
Tuttavia, non sempre la durezza dei percorsi scelti era in grado di fare selezione tra i piloti e i casi di concorrenti che chiudevano la gara con lo stesso numero di penalità erano tutt’altro che rari. Nel tempo sono stati quindi introdotti dei correttivi alla classifica, includendo nel fine settimana di gara anche alcune prove cronometrate (in fettucciato o “in linea”), dette “prove speciali” e anche delle vere e proprie prove di motocross.
Le moto da regolarità
La fine degli anni ‘60 e l’inizio degli anni ‘70 sono anni che sanciscono nel mondo del fuoristrada la definitiva superiorità del motore a due tempi sul quattro. Più leggero, economico e in grado di erogare maggiore potenza, il due tempi viene consacrato quale motore ideale anche per le moto da regolarità.
La Gilera è la prima casa motociclistica italiana che si lancia nella nuova sfida. Nascono i primi prototipi di motori a due tempi a disco rotante, che utilizzano ancora il vecchio basamento del motore a quattro tempi. La Gilera non è sola: in questi primi anni nascono, infatti, parecchi nuovi marchi in grado di realizzate ottime motociclette da regolarità, per lo più di 50 e 125 cc. In particolare, i “cinquantini” faranno sognare intere generazioni di quattordicenni, che però dovranno accontentarsi delle versioni “codice” e lasciare quelle “pronto gara”, più sofisticate, potenti e, soprattutto, targate ai soli professionisti.

Mostra Scambio: il punto di riferimento per le due e le quattro ruote vintage
La Mostra Scambio, con la sua tradizione, il suo dinamismo e la grande offerta di prodotti e servizi, consente al pubblico non solo di ammirare esemplari conservati in ogni dettaglio, ma anche di trovare componenti e informazioni necessari per eseguire restauri e recuperi di motociclette, biciclette, auto e automezzi che costituiscono testimonianze importanti della nostra storia industriale.
La manifestazione, che per valore di scambi e trattative commerciali primeggia nella classifica nazionale degli eventi del settore, occupa un’ area al coperto di mq. 16.000 e una all’aperto di mq. 80.000 (pari a otto campi di calcio) perfettamente attrezzata.
L’appuntamento è dunque fissato per il week-end del 7-8-9 novembre 2025 prossimi al Parco Esposizioni Novegro, alle porte di Milano, per un omaggio alla produzione motociclistica italiana che tanto ha contribuito alla motorizzazione di massa.

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